Villa Menotti, posta sul colle dominante Luino, in posizione panoramica sul Lago Maggiore, racchiude, entro il perimetro del parco, due residenze oggi distinte e dedicate a sede di istituti scolastici superiori: un liceo e un istituto tecnico. Entrambe sono frutto di una trasformazione generale e unitaria del sito operata da Carlo Menotti: la dimora principale, quale è oggi, intorno al 1891, un ‘villino’ associato alla precedente entro il luglio 1888.
La villa principale fu la prima ad essere costruita, nel 1851, dalla famiglia Bellegotti, di origini locali. I lavori consistevano nella trasformazione di un casale già esistente. In unità, fu dato avvio alla prima trasformazione della vastissima area di pertinenza, in parte a destinazione agricola (alcuni gelsi furono impiantati dal 1847 al ’50), in parte già a giardino. In seguito (nel 1876) la proprietà passò nelle mani di Carlo Menotti che, nel 1891, intraprese lavori di abbellimento a seguito dei quali la villa padronale assunse le attuali fattezze. La costruzione, a tre piani fuori terra sopra un basamento trattato in forma di terrazza, presenta una pianta a C con portico terreno e due piani loggiati tra due ali contratte, aperti al paesaggio. Ben conservati anche gli interni, con salone al piano nobile ampio oltre 60 metri quadri (oggi sede della presidenza), che s’avvale di arredi (tavolo, armadi, grande camino in legno) per buona parte introdotti dal Menotti. Attende riscoperta l’apparato decorativo, affrescato dal pittore Raffaele Casnedi di Colmegna (all’epoca professore all’accademia di Brera di Milano e autore dei cartoni per due lunette che ancora si ammirano nell’ottagono centrale alla galleria Vittorio Emanuele II in Milano).
Carlo Menotti (Viconago, Va, 1846 – Roma, 1904) fu personaggio di primo piano nella vita politica italiana. Impresario edile e onorevole parlamentare, ricavò immense fortune dalle operazioni di speculazioni edilizie legate all’ingrandimento di Roma capitale, nei decenni postunitari. La sua dimora romana, nel centro del quartiere dei “Prati” (cuore del piano di ampliamento di Roma), fu edificata con lusso e fasto. Vi si conservava anche una ricchissima raccolta di opere d’arte che oggi sono confluite nelle collezioni pubbliche romane. Sul soffitto della camera matrimoniale della dimora romana è ancora presenta una raffigurazione ad affresco della villa e del parco che possedeva a Luino.
Nel 1888 volle costruire, a valle della principale villa, una seconda dimora (oggi sede del Liceo Scientifico). Questo ‘villino’ Menotti fu impostato secondo una pianta quadrata, con angoli finemente smussati, occupata per buona parte da un aereo scalone ad andamento circolare. Interessanti le facciate, scompartite da lesene ioniche in ordine gigante, accompagnate da fregi decorativi, e gli interni, decorati con gusto tra rinascimento e pompeiano, secondo stilemi tardo-eclettici consueti, ma non scontati. Piace pensare ad un progettista romano: Menotti, infatti, s’avvalse dell’ing. Luigi Loppio per l’attraversamento della conduttura d’acqua potabile sotto via ‘S. Zeno’ a servizio della nuova costruzione. Il grande possedimento, di proprietà pubblica dagli anni Cinquanta del ’900, fu parzialmente smembrato a fini speculativi. Sede d’istituti superiori d’istruzione, le due ville sono state sostanzialmente salvaguardate, anche se ampliate con corpi di fabbrica che hanno compromesso l’impostazione paesaggistica della tenuta. Ricco di statue e elementi decorativi (tra cui un busto di Leopardi dello scultore milanese Odoardo Tabacchi, ora conservato presso la fondazione Marazza Borgomanero, statuaria in cotto e altri elementi d’ispirazione classica) il parco attende una corretta riqualificazione (anche botanica) in grado di bilanciare gli incauti interventi degli ultimi decenni per riproporre una balconata panoramica sul lago fruibile pubblicamente, nell’ambito di una sostanziale revisione dei valori ambientali della collina di Luino.